Leggere e scrivere

Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
Cicerone


La vita o la si vive o la si scrive.
Luigi Pirandello

venerdì 20 dicembre 2013

Attesa

In attesa,
di quel bimbo,
che nel mondo regnerà.
Sarà il Figlio di Dio 
e d'immenso ci illuminerà.
La Sua venuta
non tarderà...
e quel giorno per noi sarà
l'inizio di grandi gioie e felicità.

Stefania

mercoledì 18 dicembre 2013

L'immortale

Non immaginavo di poter essere ancora qui dopo tanti secoli... indomito e fiero a sfiorare il cielo e a contare le stelle. Quanto tempo è passato e quante lune ho visto nascere e morire. 
Rammento con nostalgia i grandi velieri cercarmi speranzosi nella buia notte e le tempeste furiose arrabbiarsi e schiaffeggiarmi senza pietà. Il vento si beffa ancor oggi sfidando la mia forza e la mia solidità immortale.
Le spume e i marosi hanno consumato la mia patina lucente e corroso i vivi colori, ma la luce continua il suo incessante pulsare... 
Ne ho viste tante di avventure da quassù: navi alla deriva, relitti sbattuti sugli scogli, casse e legni allupati dalle onde... alcuni tesori e pirati alla loro ricerca. 
Non riesco a dimenticare un lungo bacio dato da un capitano di mare alla sua amata; e non dimentico neppure le tante lacrime copiose su volti sofferenti e il pallore spettrale della morte. Quante sciagure... quanto dolore... Il mare sa essere dolce negli abbracci, ma anche spietato nella sua impetuosa ira.
Nei tempi andati ero sempre in buona compagnia. Il mio interno era lustro, profumato, ben oliato e rigorosamente in perfetto funzionamento. Ora, son passati anni e mi ritrovo solo, in una solitudine agghiacciante. Ho profonde rughe che segnano e solcano il mio ruvido bianco latteo; il mare continua imperterrito ad infierire su di me senza ottener vittoria. Sinceramente sono stanco ma quando vedo in lontananza una nave che segue il fascio della mia luce e non perde la rotta... quando sento di aver aiutato a ritrovare la giusta via... quando so per certo di aver salvato un anima... allora, sì, solo allora ritrovo la mia fierezza, la mia forza e mi sento di nuovo immortale.

nereidebruna


venerdì 13 dicembre 2013

Ulisse

Per mare tu andasti,
leggendario eroe, 
sfidando onde impetuose 
e ire divine.
Incontrasti
ammalianti creature
dai canti soavi
e fulgide fanciulle
ebbre d'amore.
Fu l'incantatrice maga,
che nell'oblio ti portò.
In terre lontane,
celate di insidie e
di grandi misteri
più in là dell'orizzonte,
ti spinsero le vele.
Combattesti
oltre le forze
uomini possenti
e spiriti malvagi
perdendo e vincendo
con coraggio e onore.
Ulisse
che per mare vai,
riposa ora
nell'onda natia
illuminata dal sole,
e trova pace 
e silenzio 
nel suo immenso
infinito blu.

nereidebruna

La vita

“Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto,
come un flauto di canna che il Signore riempie di musica.”

San Agostino
E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi.

Sal.26

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Sal.138
Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.