Leggere e scrivere

Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
Cicerone


La vita o la si vive o la si scrive.
Luigi Pirandello

venerdì 14 dicembre 2012

Libro da regalare a Natale... e non solo...

Scritto da una mia cara amica:



 - IL SIGILLO DEL DRAGO INFINITO (VOLUME I), I CUSTODI DEI FRAMMENTI -

Maria Stella Bruno






Genere: E-book 
Formato: PDF  
DRM: Nessuna 
Dimensioni: 3487 KB 
Lingua: Italiano 
Editore: Edizioni Il Pavone 
Pubblicazione: 12/2012

NonsoloMare: Grammatica per chi scrive

NonsoloMare:  Grammatica per chi scrive http://www.grammatica-italiana.it/

Grammatica per chi scrive

Sito web. http://www.grammatica-italiana.it/

giovedì 13 dicembre 2012

Sfumature


Sfumature di sole e
pennellate di luce
colorano la bianca tela.
E come per magia,
un tocco... silenzio,
un battito d'ali d'angelo,
silenzio.
E il colore si fa vita,
respira, si muove
e pare racconti
di sogni infiniti,
di gioie e sorrisi,
di lacrime e speranze.
L'azzurro diventa cielo,
l'aurora si tinge d'argento
e la mano sfiora leggera
di nuovo la tela
che intrisa d'amore e dolcezza,
senza incertezze,
crea il miracolo.

nereidebruna

venerdì 7 dicembre 2012

Ecco a voi... Mr Napoleone


Cheilinus undulatus, conosciuto comunemente come Pesce Napoleone, è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.

Questa specie è diffusa nel Mar Rosso e nella regione pacifica della Micronesia, dove si incontra in zone protette e sulla scarpata del reef fino alla profondità di 60 m.

Presenta un corpo alto e compresso ai fianchi, robusto e muscoloso, ricoperto da grosse scaglie; la testa è caratterizzata da una prominenza frontale globosa ma irregolare che si sviluppa con l'età. Ha una bocca protrattile e grosse labbra carnose. Le pinne sono tozze e robuste, arrotondate.
La livrea presenta uno sfondo variabile dall'azzurro al verde smeraldo, dal verde pisello al grigio rosato, screziato finemente da un reticolo di linee sottili giallognole che disegnando un labirinto su tutto il corpo e le pinne, ad eccezione della testa. La pinna caudale è orlata di chiaro. Le forme giovanili sono più chiare.
Può misurare oltre 2 metri (fino ai 230 cm).

Specie tendenzialmente solitaria, stanziale, di abitudini diurne. Si addormenta fra i coralli durante la notte.
Si avvicina facilmente all'uomo.

Si nutre di pesci, molluschi, crostacei, ed è uno dei pochi predatori in grado di cibarsi di specie velenose.

Rischio di estinzione

Questa specie è a rischio di estinzione a causa della pesca indiscriminata. Le sue carni e le sue labbra costituiscono piatti molto ricercati.

mercoledì 5 dicembre 2012

martedì 4 dicembre 2012

Il Castello di Fumone



ll Castello di Fumone, la Rocca Longhi- De Paolis, famosa come sede della prigionia di Celestino V è da sempre custode di segreti.
Sede fin dall’XI secolo di una piccola prigione della Chiesa, la rocca, nel Medioevo, era tristemente nota per le condizioni disumane in cui versavano i detenuti e per le torture che vi si praticavano.

Una delle vicende, tra le più spaventose del castello, narra della triste e macabra storia del “marchesino”, avvenuta nel XIX secolo. Ultimo fratello dopo sette sorelle, il piccolo Francesco Longhi, quale primo figlio maschio, avrebbe avuto in eredità tutti i beni di famiglia. La tradizione vuole che le perfide sorelle, invidiose e per nulla intenzionate a perdere le proprie ricchezze decisero che l’odiato fratellino doveva perire. Lo uccisero giorno dopo giorno mettendo quotidianamente nella sua scodella minuscoli pezzetti di vetro. In breve tempo comparirono i primi dolori che divennero via via più atroci, sino a trasformarsi in una lenta e terrificante agonia: morì alla tenera età di cinque anni. La madre, allora, straziata dal dolore causato dalla perdita di quel figlio tanto atteso ed amato, ordinò, disperata e delirante, che le sue spoglie fossero imbalsamate con la cera e poste in una teca di cristallo, cosicché se ne potesse eternarne la memoria.

E così è stato. Aperto lo sportello del mobiletto, l’impressionante salma viene offerta alla vista. Tuttora non è chiaro il metodo usato per la mummificazione: il dottore morì subito dopo il lavoro in circostanze oscure.
Secondo una leggenda nota agli abitanti di Fumone, il Castello sarebbe infestato dal fantasma di Emilia Caetani Longhi e sembra che ogni notte ella, con passo inquieto e riecheggiante, si rechi a trovare il figlioletto, lo prenda in braccio ed inizi a dondolarlo tra nenie e lamenti. Ma pare che anche lo stesso “marchesino” non abbia abbandonato il castello, e che il suo spirito dispettoso si diletti a nascondere o spostare piccoli oggetti. Inoltre, come se non bastasse, saltuariamente dai sotterranei si udirebbero le urla e i gemiti degli spettri dei prigionieri dei sotterranei, la cui anima, dopo la tormentata esperienza terrena, non trovò mai riposo.

lunedì 16 aprile 2012

Diletto amore

"Amore mio diletto,
sin da bambina tu coloravi i miei sogni di blu e di zaffiro.
Fantasticavo pensando a te come infinito ed eterno. E il nostro, quel giorno, anni fa, fu un incontro di due anime semplici che si cercavano dalla notte dei tempi.
Amai ardentemente la tua dolce nenia perpetua che accarezzava il mio riposo, il tuo respiro mutevole spesso divenir un canto soave, i tuoi riccioli ribelli arruffati dal vento beffardo e le tante sfumature delicate o decise che indossavi vanitoso.
Emozioni intense e lacrime gioiose, da quanto ti amai.
Ora, sono ebbra del tuo grande amore e se tu vuoi, nel blu mi perderò, e l'abbraccio che mi unisce a te, sarà per sempre, o diletto mare."

Tua nereidebruna





Tua nereidebruna

mercoledì 1 febbraio 2012

Poseidone dio del mare

Pur essendo soggetto alla volontà del fratello Zeus, Poseidone fu uno degli dei più potenti dell'Olimpo. Abitava una casa rilucente d'oro negli abissi del mare Egeo, presso la Tracia, nella quale si recava su di un cocchio d'oro, trainato da cavalli che galoppavano sul pelo dell'acqua, mentre tutte le creature marine accorrevano gioiose, tributando un caldo saluto al loro signore.


Poi sposò Anfitrite, une delle Nereidi figlie di Nereo e di Doride, ed ebbe da lei tre figli, dei quali il più noto fu Tritone, e una figlia di nome Roda. Il simbolo di Poseidone era il tridente, costruito dai Ciclopi, che con un solo colpo faceva scatenare maremoti e terremoti. Era di carattere molto cupo e litigioso e bastava una sciocchezza per irritarlo e per fare scatenare disastri lunghe le coste.

martedì 10 gennaio 2012

Sole nel mare

Sole nel mare
che inbiondi l'azzurro
tingendolo di oro e porpora,
accarezza le ali tese,
di quel gabbiano
che lassù vola fra le candide nubi.
Il vento lo spinge
verso l'infinito blu
e il mare, simile a uno specchio,
accoglie la sua esile ombra
che di angelo pare.
Sole nel mare...
fino a sera,
quando l'oscurità si posa e
cattura quell'immenso blu,
increspato di stelle,
colorandolo di mistero e magia.

Stefania

La vita

“Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto,
come un flauto di canna che il Signore riempie di musica.”

San Agostino
E gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi.

Sal.26

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Sal.138
Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.